La giornata di sabato scorso ha prodotto una ferita grave e profonda alla nostra democrazia ed al mondo del lavoro.

E’ stata un’azione squadrista, fascista che necessita una risposta immediata, ferma, pacifica e democratica.

La decisione immediata di Cgil con Cisl e Uil di scendere in piazza, sabato 16 ottobre, contro i fascismi e per la democrazia rappresenta una scelta necessaria e di assoluto valore.
Per il sindacato confederale, lavoratrici e lavoratori, la manifestazione di sabato dovrà essere un momento per ribadire il rifiuto di ogni forma di fascismo e violenza, ma anche per rivendicare nei confronti del Governo e delle imprese che non è più rimandabile un reale confronto sulle ragioni del disagio sociale, delle povertà e delle disuguaglianze, terreno in cui organizzazioni fasciste ed antidemocratiche lavorano per fomentare rancore ed odio.

Si deve aprire una nuova fase nei rapporti con il Governo; il confronto deve essere reale e concreto. Sul fisco, sugli ammortizzatori sociali, sulle politiche industriali, sulle pensioni è necessario una tavolo di confronto permanente. E’ da respingere l’idea che la transizione e la trasformazione del Paese, anche grazie alle risorse del PNRR, possa essere determinata senza il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali e senza il mondo del lavoro. I lavoratori hanno permesso alle imprese di produrre durante la fase più cruenta della pandemia, grazie agli scioperi per arrivare ai protocolli di sicurezza. Ora, nel momento della ripartenza, non possono essere esclusi dalle scelte strategiche per il futuro del paese.

La Fiom dell’Emilia Romagna proclama uno sciopero per tutte le lavoratrici e lavoratori delle imprese metalmeccaniche della regione per affermare che:
Dobbiamo fermare, con la forza della democrazia, i fascisti e i fascismi;
È necessario dare attuazione al testo Costituzionale sciogliendo le forze politiche che si rifanno al fascismo;

Le lavoratrici ed i lavoratori devono essere protagonisti del cambiamento nel nostro Paese. Il Governo deve aprire al confronto con Cgil, Cisl e Uil sui temi del lavoro e generali che verranno definiti nell’ambito della prossima Legge di stabilità;
Le imprese, a partire dalle multinazionali, devono ritirare le procedure di licenziamenti e sedersi al tavolo con le OO.SS e le RSU per definire percorsi di fuoriuscita dalla crisi e/o riconversione produttiva, salvaguardando i livelli occupazionali.

VENERDÌ 15 OTTOBRE 1 ORA DI SCIOPERO (IN USCITA O COME DIVERSAMENTE DEFINITO DALLA RSU), SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO E DI QUALSIASI FORMA DI FLESSIBILITA’ NELLA GIORNATA DI SABATO 16 OTTOBRE, E
SABATO 16 OTTOBRE IN PIAZZA SAN GIOVANNI A ROMA CON CGIL – CISL – UIL
PER FERMARE LE ORGANIZZAZIONI POLITICHE FASCISTE, PER LA DEMOCRAZIA, LA PARTECIPAZIONE, PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE, LE POVERTÀ E PER RIVENDICARE UN PROTAGONISMO NEL RIPROGETTARE IL NOSTRO PAESE.

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