ORA IL VOTO DEI LAVORATORI

Nella serata del 21 marzo è stata raggiunta una ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo del Gruppo Bonfiglioli,

L’accordo, firmato dal coordinamento delle RSU del Gruppo, dalla FIOM di Bologna e da FIM FIOM UILM di Forlì, sarà illustrato nei prossimi giorni nelle assemblee in tutti gli stabilimenti e poi sottoposto al referendum vincolante tra tutti i lavoratori.

Si tratta di un accordo corposo, che arriva in un memento molto complicato dove le conseguenze della guerra e dell’aumento dei costi si fanno sentire in maniera importante sia sui lavoratori che sulle imprese, creando un clima di incertezza e preoccupazione, che anche per Bonfiglioli prefigurano la necessità di risposte organizzative nuove.

Il rinnovo del contratto aziendale, frutto di una lunga e complicata trattativa, prova a dare una risposta alle preoccupazioni in ambito economico ma anche a trovare soluzioni per migliorare la vita dei lavoratori sia dentro che fuori la fabbrica.

Oggi Bonfiglioli Riduttori in Emilia Romagna circa 1400 dipendenti, divisi tra Forlì e Bologna.

Questo accordo innanzitutto aggiorna l’importante storia negoziale della Bonfiglioli Riduttori, innestandosi su una tradizione di negoziazione e di confronto continuo tra le Parti, approfondendo un sistema di relazioni industriali basato su incontri periodici su tutti gli aspetti della vita lavorativa (salute e sicurezza, formazione e inquadramento, impiegati e pari opportunità, organizzazione del lavoro e nuovi prodotti, welfare, premio di risultato e sistemi di miglioramento) e consolidate modalità di negoziazione.

Sindacato e azienda hanno anche deciso di confrontarsi su due temi molto delicati come le disparità di genere e le persone disabili, con l’impegno a trovare soluzione volte a facilitare l’ingresso in produzione delle donne e a ridurre l’impatto delle barriere architettoniche e non in Bonfiglioli. Inoltre si assume l’impegno a favorire l’ingresso in azienda di giovani anche affiancando i giovani a lavoratori esperti con l’istituzione di “staffetta delle competenze” che, per i lavoratori pensionandi, potrà anche aprire spazi, da verificare in confronti specifici, di maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione.

Le Parti hanno anche condiviso di discutere, in coerenza con quanto previsto dal recente CCNL, un “nuovo sistema di inquadramento professionale” che affronti il tema della crescita professionale dei lavoratori attraverso la creazione di un reticolo professionale che valorizzi le competenze acquisite. Inoltre viene assunto l’impegno a incontrarsi ogni anno per definire percorsi di stabilizzazione dei lavoratori precari presenti in azienda.

Particolare importanza assume il tema della conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro e il sostegno alla genitorialità, con una serie di diritti aggiuntivi. Infatti il contratto introduce 12 ore di permesso aggiuntivo per le visite dei figli fino agli 8 anni, 8 ore da poter utilizzare in caso di ricovero di figli, mogli e genitori, 24 ore per l’inserimento al nido o alla scuola materna, e importanti borse di studio per i figli dei dipendenti che completino il ciclo di studi superiori o l’università.

Nell’accordo entra in maniera importante anche il tema della sostenibilità ambientale, con impegni specifici volti a ridurre l’impatto ambientale della Bonfiglioli e attraverso la sensibilizzazione dei lavoratori alla tutela dell’ambiente, con la previsione di un’ora di formazione specifica da svolgersi in orario di lavoro sul tema.

Sulla parte economica le cifre sono di assoluta importanza:

  • viene definito un Premio di Risultato del valore di 1800€ nel 2023 e di 1950€ nel 2024, che incrementa notevolmente le cifre previste nell’ultimo contratto.
  • viene previsto un aumento strutturale delle retribuzioni fino a 500 euro a regime (200 euro per i lavoratori non interessati alle richieste di maggiore utilizzo degli impianti).
  • viene potenziato lo strumento dei flexible benefits (introdotti dal recente CCNL dell’industria metalmeccanica) prevedendo, per tutti i lavoratori, una quota annua aggiuntiva pari a 100 euro netti.
  • Viene incrementato il buono pasto dai 4€ attuali a 7€ per il turno notturno e per gli eventuali straordinari al sabato.

Si tratta indubbiamente di un accordo ricco, che riesce a tenere insieme un avanzato sistema di relazioni industriali, un’attenzione ai diritti individuali e ai processi produttivi e di miglioramento continuo e la redistribuzione alle lavoratrici ed ai lavoratori di quote importanti di salario.

E’ un accordo frutto di un modello negoziale che funziona e anche di un radicamento vero del sindacato negli stabilimenti.

Adesso la parola passa alle lavoratrici ed ai lavoratori che si esprimeranno nei prossimi giorni.

Forlì, 22 marzo 2022

Bologna, 22 marzo 2022

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