Il primo maggio in epoca di Covid 19 restituisce al paese una realtà che la narrazione e le scelte politiche avevano teso a cancellare: il lavoro e i lavoratori come elementi centrali nella nostra società. Migliaia di lavoratrici e lavoratori della sanità e delle attività produttive essenziali hanno permesso di portare avanti un’azione fondamentale di contrasto al virus e di garanzia di servizi fondamentali. E ora, in una fase di ripartenza, il contributo delle lavoratrici e lavoratori sarà necessario e insostituibile.
Il lavoro prodotto dalle intelligenze e dall’agire delle donne e degli uomini in ogni luogo di lavoro è l’unica ancora di salvataggio per un paese che andrà incontro ad un periodo gravissimo di recessione.
Per un lavoro tornato ad essere centrale deve corrispondere un lavoro con dignità, sicurezza, diritti, tutele e giusto salario.
Le metalmeccaniche ed i metalmeccanici torneranno nelle piazze del primo maggio per rivendicare il miglioramento delle loro condizioni e per la loro emancipazione sociale e culturale nel paese.
La Fiom sarà davanti a loro ed in mezzo a loro.
Buon primo maggio dalla Fiom dell’Emilia-Romagna