Un 25 Aprile certamente diverso con caratteri di eccezionalità, in piena emergenza pandemica e ancora dentro ad un blocco e fermo pressocché assoluti.

Il dramma che stiamo tutti vivendo in queste settimane, la memoria e gli affetti delle persone che ci hanno lasciato, la grande preoccupazione per il domani di noi, donne uomini, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, ma anche i silenzi, i vuoti, i tempi dilatati che l’emergenza hanno determinato, ci consentono di potere riflettere con più profondità su questa data.

La liberazione dal giogo nazi-fascista, grazie al sacrificio di coloro che hanno fatto la Resistenza, rappresenta l’architrave della nostra Costituzione. Uno spartiacque fondante per la nostra democrazia.

Lo stato di salute della nostra democrazia non è buono. Regge perché è matura, consapevole, condivisa e sostenuta da una moltitudine di donne e uomini ma è indubbiamente sottoposta a pressioni e attacchi, ormai da diversi anni, di forze politiche e non che esprimono rigurgiti fascisti, razzisti e xenofobi cresciuti in una pastoia di populismi e sovranismi. Questo in un contesto di disparità sociali sempre meno tollerabile.

La democrazia ha bisogno di essere alimentata quotidianamente dal valore della memoria, da quello dell’antifascismo e  dalle scelte politiche. E nel contesto europeo il tema di come si uscirà da questa emergenza, ora sanitaria poi diventerà economica e sociale, non sarà ininfluente. Abbiamo bisogno di maggiore solidarietà. Abbiamo bisogno di condividere un’idea di Europa dei popoli, che integri, che accolga, che non escluda e che universalizzi i diritti sociali e civili.

25 Aprile: una data fondamentale per il nostro paese che deve parlare anche fuori dei nostri confini. Per vincere ogni forma di intolleranza e oppressione.

Chi ha fatto la Resistenza, questo voleva.

BUON 25 APRILE DALLA FIOM EMILIA ROMAGNA

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